Roma - Piazza Risorgimento
Nuove alberature e macro oggetti urbani punteggiano gli spazi, attivando forme alternative di uso e creando nuove potenziali socialità. La nuova Piazza Risorgimento vuole essere tanti luoghi nello stesso luogo: un giardino, una piazza, un nuovo ecosistema urbano.

ROMA - PIAZZA RISORGIMENTO
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Fondale visivo dei grandi assi urbani di via Cola Di Rienzo, Crescenzio, Porcari, anteprima della vicina Piazza San Pietro, Piazza Risorgimento è uno spazio di respirazione tra i grandi flussi pedonali di Via Ottaviano e Via di Porta Angelica.
Nata ad inizio Novecento con il quartiere di Prati, evoluta negli anni Cinquanta con la creazione di nuovi spazi per la città delle auto, riordinata in occasione del Giubileo 2000, questa Piazza ha avuto da sempre una natura ibrida che la rende giardino, crocevia, isola naturale, spazio di passaggio.
Oggi è anche un nodo rilevante per la mobilità urbana, “cerniera” tra gli itinerari di attraversamento dell’area nord-occidentale della città e il sistema dei Lungotevere, oltre che storico capolinea dell’anello tranviario romano.
Non solo una piazza, ma un arcipelago formatosi nel tempo, da cui emergono frammenti di nature diverse, dove convivono isole naturali, flussi di persone, auto, autobus, tram, una grande area pedonale centrale, il monumento equestre al Carabiniere.
“ Lavorare sullo spazio pubblico ha significato riflettere su come muoversi nella città di domani, a quali velocità, con quali meccanismi percettivi; ha significato immaginare le possibili forme di socialità, le nuove comunità, nuovi usi e relazioni possibili, ridefinire il rapporto tra città e natura” illustra Alessandro Cambi, partner di IT’S.
Con una estensione di 18000 mq, il suolo di progetto è ripensato come un ecosistema urbano in grado di creare inedite relazioni, ambientali, sociali e percettive verso il contesto, con cui stabilire nuove relazioni simbiotiche.
“L’intervento vuole lavorare in continuità con le tracce di un luogo dall’identità molteplice, assecondando la genealogia di una città palinsesto che ha da sempre costruito se stessa a partire da se stessa, senza cancellazioni, formandosi per strati, animata da una pratica del costruire arcaica, che oggi riscopriamo come contemporanea, fondata sul riposizionamento e sul riuso continuo dei propri segni e delle proprie materie” aggiunge Cambi.
Appoggiandosi sui segni esistenti, reinterpretandone le matericità, il progetto vuole costruire nuove relazioni ambientali e nuove forme di uso degli spazi.
Nelle parti pedonalizzate l’asfalto è sostituito dal calcestre, una terra naturale compattata, che riconduce il suolo ad una condizione primaria e naturale , favorendo una maggiore permeabilità alle acque e agevolando la capacità di assorbimento degli eventi meteorologici più consistenti.
Nuove alberature e macro oggetti urbani punteggiano gli spazi, attivando forme alternative di uso e creando nuove potenziali socialità.
La piazza ospiterà temporaneamente In Orbita, uno dei progetti realizzati per l'edizione 2024 del Festival dell'Architettura di Roma da OUT Architecture: un’installazione concepita come piattaforma di condivisione. La cura dell’installazione è di Devoto Design.
La nuova Piazza Risorgimento vuole essere tanti luoghi nello stesso luogo: un giardino, una piazza, un nuovo ecosistema urbano.